La ciclabile da Borgosesia a Varallo

il primo assaggio della Valsesia tra storia, arte e cultura

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varallo sesia

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45.814130906132, 8.2588326931

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La ciclabile da Borgosesia a Varallo, il primo assaggio della Valsesia tra storia, arte e cultura
Iniziamo il nostro viaggio in queste terre di incontaminata bellezza, pedalando lungo nella bassa Valsesia, lungo la pista ciclabile classica che si snoda tra Guardabosone, Borgosesia e Varallo. Un percorso capace di regalare una avventura unica a tutti i ciclisti, esperti delle due ruote o principianti in cerca di una vacanza diversa e sostenibile. Un itinerario per tutti, dal chilometraggio contenuto e lieve dislivello, adatto anche a chi ha poco allenamento o poca tecnica di guida.

I cartelli gialli identificativi della Ciclabile della Valsesia con la sagoma di un ciclista e il numero 4 ci guideranno per circa 17 km, da Rozzo, Caneto, Vanzone, Quarona e Roccapietra fino a Varallo, fra località tranquille, strade ben asfaltate e sterrati ben tenuti.

La nostra pedalata può partire da Guardabosone o da Borgosesia. Nel primo caso scaldiamo le gambe nel piccolo borgo, ricco di storia e angoli suggestivi capaci di portarci indietro nel tempo. Dall’imponente parrocchiale dedicata a Sant’Agata e la sua meridiana, fra muri in pietra, cortiletti e piccole cappellette medievali arriviamo all’uscita del paese.

Qui incontriamo la Chiesa della Madonna del Carretto, con il suo incantevole tempietto ottogonale, a protezione di viandanti, commercianti ed eserciti in transito tra la Valsesia e la Valsassera. Seguendo l’itinerario ci addentriamo nel bosco e, sfilando per il piccolo abitato di Agnona, arriviamo al Sesia.

Lo attraversiamo velocemente per addentrarci nella cittadina di Borgosesia e visitare il “salotto buono” di Piazza Mazzini. Risaliamo al vecchio Ospedale e prendiamo la direzione per Caggi, Trebbietto e Caneto. Da qui iniziamo a seguire i cartelli PCV4 della ciclabile, che ci conducono prima su asfalto e poi lungo sentieri a fondo misto, con andamento pianeggiante. Attraversato l’abitato di Caggi, percorriamo la strada nei campi di Rozzo e Caneto.

Lasciamo l’oratorio campestre della Madonna Addolorata alla nostra sinistra e proseguiamo in un suggestivo bosco lungo quella che era un’antica via di transumanza. Arrivati nella zona delle Badia, torniamo su asfalto, attraversiamo la Strada Provinciale (SP) 8 e il ponte pedonale della ferrovia per spostarci sulla sponda sinistra e costeggiamo i binari verso nord fino a entrare nell’abitato di Quarona.

Sbuchiamo proprio di fronte alla Chiesa Parrocchiale Sant’Antonio Abate. Proseguiamo sino alla vicina rotonda per poi svoltare a sinistra e ritornare a incrociare la ferrovia. Superiamo il tunnel ferroviario e proseguiamo scendendo sulla strada sterrata verso il Sesia. La ciclabile ci riporta nel bosco verso la zona industriale di Roccapietra. Seguendo i cartelli, superiamo il campo sportivo e l’abitato.

Nuovamente sulla SP8, imbocchiamo la strada che ci fa salire fino ai margini di Cilimo, sfilando a fianco alla Chiesa di San Martino che ci guarda dall’alto. Percorso 1 km, le indicazioni invitano a svoltare sulla sinistra su di un bel ciottolato che sfiora quattro piccole cappellette votive in fila, che sembrano fare da sentinelle alla Chiesa di San Giuseppe poco più avanti.

Il sentiero sterrato, fra campi, castagni e faggete, ci conduce fino a Pian Presello. Ritrovato l’asfalto della carrozzabile che giunge da Civiasco (SP 78), scendiamo a sinistra in direzione Varallo.
Lungo il viale principale entriamo nel centro della capitale storica e culturale della Valsesia.
La segnaletica ci accompagna sino alla stazione di partenza della funivia del Sacro Monte (la più ripida d’Europa) nel cuore di questa incantevole cittadina, passando dalle ville e i palazzi eleganti di Varallo nuovo, alle contrade storiche alle pendici del Monte Vaso.

Non possiamo perdere l’occasione di salire al Sacro Monte, un vero tesoro dell’arte, dal 2003 patrimonio tutelato dall’Unesco. Terminiamo il nostro giro affacciandoci sull’antico Ponte Antonini che chiude il centro storico, dall’altra parte della città. Risaliamo in sella per tornare poi verso Borgosesia seguendo la ciclabile.

Sulla via del ritorno si può valutare una interessante deviazione per ammirare l’elegante architettura rinascimentale e i pregevoli affreschi della Cappella della Madonna di Loreto a Roccapietra (lungo la strada che porta a Varallo) dove potremo ritrovare la mano di Gaudenzio Ferrari, già ammirata fra le incredibili cappelle del Sacro Monte di Varallo.

La ciclabile da Borgosesia a Varallo

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