Pella e la Costa Occidentale

Pella sei bella! il punto di partenza per la Valsesia

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PELLA LAGO D'ORTA

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45.802482839615, 8.3885765075684

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Storia antica di Pella

Il piccolo centro abitato di Pella sorge su una piccola penisola che si allunga sulle acque del lago, formatasi in seguito ai depositi sedimentari portati dal torrente Pellino nel corso del tempo.

Nella zona è stato ritrovato un masso coppellato, risalente ai secoli tra il IV-I a.C.

Pella, come gran parte dei borghi attorno al Lago d’Orta, rientrava nei territori della Riviera di San Giulio, principato che ha mantenuto la sua autonomia tra il XIII e il XVIII secolo.

Nei pressi del piccolo centro storico, caratterizzato da vie strette e tortuose, è possibile ammirare il suggestivo ponte a schiena d’asino. Esso reca la data 1578 e serviva in passato per collegare la chiesa parrocchiale al vicino cimitero di San Rocco, via di transito dei cortei funebri che portavano la bare per l’ultimo saluto.

Chiesa di San Filiberto

Merita una visita il complesso di San Filiberto, situato poco distante dal centro storico del paese. La chiesa romanica è rivolta a est verso l’approdo in riva al lago, dal quale ancora oggi partono le processioni in barca fino all’Isola di San Giulio. Un impianto maestoso la caratterizza, mentre una serie di cappelle ottocentesche, raffiguranti la via crucis, la circonda.

Essa è l’unica chiesa in Italia dedicata a San Filiberto e il suo campanile è il più antico della costa occidentale del lago d’Orta, risalente agli anni tra il 1075 e il 1110. Non può certamente mancare una visita a questa chiesa che è una delle più spettacolari del lago d’Orta.

Le frazioni Ronco e Alzo

Poco più a nord di Pella, seguendo la strada asfaltata che costeggia il lungo lago è possibile raggiungere la suggestiva frazione di Ronco. Un vero e proprio gioiello nascosto, questo abitato comprende un nucleo di case recentemente ristrutturate.

Del Comune di Pella fa parte anche la frazione di Alzo posta in posizione sopraelevata. Essa è conosciuta per l’intensa attività estrattiva che qui è stata portata avanti per secoli. Dalle cave di Alzo veniva estratto un pregiato granito bianco, molto apprezzato ed esportato in Italia e in Europa. Protagonisti di questa attività erano gli scalpellini. Essi lavoravano in condizioni di estremo pericolo e difficoltà, con orari e turni di lavoro massacranti.

Al giorno d’oggi l’attività produttiva principale dell’area è la rubinetteria. Nel vicino Comune di San Maurizio d’Opaglio sono nate nel corso del ‘900 numerose industrie specializzate nella realizzazione di rubinetti e valvole. La storia produttiva di queste terre è raccontata all’interno del Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia con sede a San Maurizio.

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