Comune di Maggiora

La cultura del vino e della pace / Lago d’Orta

CONTATTI


Indirizzo

Maggiora

GPS

45.689369, 8.422326


INFO

Public Wifi

Abitanti

1776

Denominazione Abitanti

Maggioresi

Altitudine

397 m s.l.m.

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La cultura del vino e della pace

Maggiora è un piccolo comune della provincia di Novara, a cavallo tra il Parco del Fenera e i vigneti delle terre del Boca.

Storia e Monumenti

Storia

Maggiora divenne entità autonoma nella prima meta del 1300. Se di quel periodo le notizie sono sporadiche e frammentarie si può comprendere come risulti difficoltoso ed impreciso il contesto storico dei secoli precedenti. Tuttavia, considerando le vicende dei territori viciniori, gli studi eseguiti a livello più ampio e i ritrovamenti documentati, si riesce a ricostruire sommariamente la storia di Maggiora alle origini. Le scoperte archeologiche in siti non molto distanti da Maggiora ci confermano che, sul monte Fenera, nel Paleolitico vivevano uomini ed animali, tanto che sono stati rinvenuti busti di donna e di orso speleo; le palafitte di Mercurago si fanno invece risalire al neolitico. Leggi di più

Chiese e monumenti

Chiesa di Santo Spirito “Questa chiesa di disegno barocco è ornata di stucchi e indorature che rapisce lo sguardo del forestiero”, così riportavano le memorie di un curato del luogo che descriveva lo stupore nel visitare la nuova parrocchiale inaugurata nel 1698 dal vescovo Giovan Battista Visconti come riporta la lapide marmorea dedicatoria.
L’ampia aula è un tripudio di stucchi, dorature, bassorilievi e tele dipinte tutte perfettamente concatenate e legate dall’armonia dei volumi e delle proporzioni che fanno della parrocchiale di Maggiora uno dei più nitidi esempi del barocco locale. Delle cappelle della chiesa, trionfo di marmi pregiati e stucchi, menzioniamo la Cappella di San Giuseppe dove, incorniciato dalle due cariatidi in stucco e oro, campeggia la tela di Pier Francesco Gianoli (1624-1692) con il Riposo durante la fuga in Egitto. Un’opera ricca di suggestioni: guardiamo la bellissima natura morta del canestro con il panno bianco, la gaiezza del Bambino che si protende verso San Giuseppe che gli porge un frutto, l’insolita figura della Vergine con il capo avvolto in un tessuto rigato. Sempre del medesimo artista è conservata in sacrestia la bellissima pala con i Santi Sebastiano, Fabiano e Irene. Un artista il Gianoli prolifico e attivissimo nelle nostre terre, sempre in Maggiora sue opere sono documentate anche nella chiesa di S.Antonio da Padova. Sul lato opposto la Cappella di Santa Marta, terminata nel 1683, incornicia la bella tela del Cuzzio raffigurante Santa Marta che appare a un confratello.

Chiesa di S. Antonio

Maggiora Terra di Biandrate In periodo medioevale il territorio di Maggiora era unito a quello di Boca, col cui nome figurava tra le curtis che il 19 Febbraio 840 il vescovo Adalgiso, al tempo dei vescovi-conti, aveva ottenuto dall’imperatore Lotario. Successivamente il potere dell’autorità temporale e spirituale di Novara dovette fare i conti e cedere terre e privilegi al potere laico dei Biandrate. I Biandrate erano feudatari originari di una stirpe illustre. L’antenato più famoso e vicino fu Arduino d’Ivrea, che nel 989 era margravio delle marche comitali d’Ivrea, Vercelli, Novara, Ossola, Pombia. Attirando la feudalità laica dalla sua parte contro quella ecclesiastica, divenne diretto avversario dell’imperatore proclamandosi re d’Italia nel 1002 a Pavia. Leggi di più

Paese agricolo Con il II secolo d. C. il paesaggio agrario comprendente il territorio di Maggiora venne sottoposto alla centuriazione, cioè alla divisione in centurie di duecento iugeri di venticinque are ciascuno. Venne tracciato un reticolo ortogonale con orientamento Nord-Sud nel senso dei cardines distanti tra loro dieci actus (metri 35 ca.) e con i decumani a cinque actus uno dall’altro. Leggi di più

Motto Capretta

Motto Pelosa

Tour delle Vigne

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