In MTB da Balmuccia a Carcoforo
Boschi, alpeggi, mucche al pascolo, famiglie walser e avventure outdoor
CARATTERISTICHE
INFORMAZIONI
Indirizzo
balmuccia
GPS
45.8188492, 8.1381022
Telefono
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In MTB da Balmuccia a Carcoforo TRA Boschi, alpeggi, mucche al pascolo, famiglie walser e tanto divertimento
Partiamo da Balmuccia prendendo la strada provinciale 10 incontriamo sulla via e attraversiamo l’antico paese di Boccioleto. Per gli amanti dell’arte suggeriamo una tappa all’oratorio dell’Annunziata, per chi preferisce la natura invece segnaliamo la possibilità – lasciata la bicicletta – di raggiungere a piedi “La Torre delle Giavine”. Proseguiamo lungo a la strada provinciale lasciando sulla sinistra l’oratorio di San Marco.
In MTB da Balmuccia a Carcoforo vuol dire seguire La strada a fianco del torrente Sermenza, lungo tutta la valle fino a Rimasco, donando fresco e bellissimi punti di ristoro – come la cascata del Bus poco prima del paesino di Fervento. Subito dopo incontriamo sulla sinistra l’antica centrale idroelettrica. Siamo circondati da un verde spettacolare, da boschi e pascoli.
E’ facile comprendere come questi luoghi siano stati eletti a dimora intorno al XI e XII secolo da coloni Walser che nei secoli hanno contribuito con il loro lavoro instancabile e le loro tradizioni in armonia con la natura a mantenere questa vallata integra. Incontriamo cappelle votive, piccole chiese e case in pieatra con i caratteristici tetti di beole. Dopo circa 4 km e mezzo arriviamo alla diga di Rimasco e al suo lago artificiale sulle cui sponde sorge, in posizione poetica, il centro abitato con le case d’epoca a testimoniare la vivacità del paese anche nell’800 e nei primi anni del ‘900 quando queste zone furono elette a località di villeggiatura. Da visitare l’oratorio di Sant’Antonio
Una pausa per rifocillarci presso una delle ottime trattorie locali dove possiamo scoprire i veri piatti della tradizione e poi torniamo in sella. Al bivio, in prossimità della chiesa principale, prendiamo la strada provinciale 11 a destra che sale su direzione Carcoforo. Dopo poco troviamo l’Alpe Campo Rimasco e la sua seggiovia che porta all’Alpe superiore e alla sua terrazza, da cui parte anche lo scivolo Fun Bob: monorotaia molto divertente e naturali in mezzo al bosco. In una ventina di minuti saliamo e sull’ovovia scendiamo in una esperienza emozionante e davvero divertente. Torniamo in sella e procediamo alla scoperta della Val d’Egua, che si apre a destra di Rimasco. Pedaliamo per circa 9 km verso il fondo della valle e il verde e luminoso bacino di Carcoforo, al centro di una vasta conca circondata da abeti e larici. Risaliamo quindi fino a raggiungere lo splendido villaggio di Carcoforo. Le tipiche case in legno e pietra raccontano delle origini walser di Carcoforo che si possono ancora osservare nei crocicchi delle vie del centro, attraversato dal torrente Egua, che si unisce poi al Sermenza all’altezza di Rimasco.
Quasi disabitato è ancora ben mantenuto. Decorato in ogni dove da eleganti meridiane e piccoli affreschi, vanta anche bellissime quanto rare torbe, edifici rurali d’epoca tardo medievale, e alcuni edifici religiosi di grande interesse artistico. Fra questi in particolare la chiesa della Madonna del Gabbio, proprio all’ingresso del paese, impreziosita all’interno e all’esterno da splendidi affreschi di Antonio Orgiazzi il Vecchio. Sempre entrando in paese si passa attraverso l’Arco della Buona Accoglienza, eretto nel 1734 sulla vecchia mulattiera, e si raggiunge la chiesa parrocchiale seicentesca di Santa Croce che al suo interno conserva i quadri delle stazioni della Via Crucis realizzati nel Settecento da Lorenzo Peracino insieme ad altre mirabili opere.
Come la parallela Rima, Carcoforo suggella questa pittoresca e ridente valletta e con la sua genuina armonia e il suo stile tipicamente valsesiano è un punto di riferimento indiscusso per un turismo sostenibile e sportivo, sia in inverno che in estate.
Visitando il paese non possiamo non alzare lo sguardo all’ampio scenario che lo circonda: lussureggianti pascoli e boschi di larice tra panoramiche cime montuose. Tra le più note: Pizzo Quarazzolo (2.802 m) e Pizzo Montevecchio (2.789 m) che si dispongono quasi a semicerchio e confinano con Fobello (est), Rima (ovest) e Macugnaga (nord). Carcoforo è una delle tappe della Grande Traversata delle Alpi (GTA) e del Grande Sentiero Walser. Da qui si aprono le vie per escursioni di grande interesse alpino.
In bicicletta possiamo proseguire ancora per circa 2 km dopo il centro abitato sulla strada sterrata che ci porterà proprio nel cuore del Parco Naturale Alta Valsesia, raggiungendo la quota 1400 metri. Da qui torniamo indietro e ripercorriamo lo stesso percorso dell’andata per tornare fino a Balmuccia.
In MTB da Balmuccia a Carcoforo
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